Yellowstone: spaghetti paglia e fieno all’aroma di ginepro

Immaginando di pascolare con le finte sagome di vacche, cavalchiamo, in un solo giorno, le sterminate dune di paglia e fieno del Montana, The Big Sky Country, dove c’è più porzione di cielo che di terra.

In una fugace sosta percepiamo la storia tormentata dei pellerossa, tanti qui e decisamente malmessi.

Al nostro passaggio ci ha accolto un sole caldissimo, un altro pianeta, un altro viaggio…costume, piscina termale all’aperto a 5 $, finestrini abbassati. Tutto riassume un aspetto alquanto invernale al confine con il Wyoming. Qui l’astronave Gerri ha bisogno di una pausa per sistemare qualche dettaglio, e Serafina, come Spok, sente la vicinanza del suo Pianeta, manifestando forti sintomi di “isteria interplanetaria”, ma Capitano Gazza, come un vero capitano, mantiene le redini della missione e, dopo un paio di giorni di assestamento,  si atterra sul pianeta Pietra Gialla.

Lo Yellostone National Park è come deve essere stata la Terra milioni di anni fa, in un’era preglaciale intrisa di profumo di ginepro; al posto delle vacche pascolano bisonti, che ricordano i mammouth, le renne continuano a girovagare a casa loro, fiancheggiando le astronavi di noi alieni, coyote, lupi e orsi si aggirano tra fumi alcalini, le cascate che si tuffano nei canyon bianchi gialli e rossi, come se non bastasse tanto colore, aprono spazio ad arcobaleni sospesi tra tronchi di carbone e cilindri di roccia.

I gayser ribollono di un azzurro che insieme ai fondali di zolfo si trasforma in un verde smeraldo, borbottando e sbuffando come mille Barbablù, ricordano la loro presenza e la loro immortalità.

Questo è un pianeta più che mai vivo, dove un uomo sano di mente, al suo cospetto, non può non sentirsi “una merda”.

Intravedendo un Ranger che conferisce ad un Qui Quo Qua di 5 anni il titolo di ranger junior, con tanto di giuramento e mano al petto, capiamo di essere davvero in un Topolino dell’82…e notiamo che i Ranger, tra tutti gli uomini in divisa, sono quelli che fanno più ridere…dopo i nostri Carabinieri.

Decolliamo sulla 89 South, sorvolando i picchi del Teton National Park…verso nuove avventure

Tags: , , , , , ,

8 Comments

Rocco

October 12th, 2011

Stupèndo.
Di Carlett ho visto il video e finalmene ho capito come nascono le nuvole.
Dì, ma dopo il Teton dove andate? Siete molto abbastanza interni… puntate alla Monument Valley (secondo me è meglio) o ritornate verso la costa?

Robba

October 12th, 2011

Le foto sono finte.

Pandiario

October 12th, 2011

@E proprio qui casca l’asino! Queste sono le foto meno truccate della mia carriera da truccatore…!!!
@rock puntiamo drittto al bryce, zion, gran canyon, ci sposiamo allas vegas, passiamo attraverso la death e facciamo capolino allo yosemite da dietro a est… Pranzo al sacco!!!

LUCIA

October 12th, 2011

CHE MERAVIGLIE!!!!!E CHE BELLA COPPIA.PROPRIO DA SPOSARE.KISS,KISS.

Rocco

October 12th, 2011

benissimo.
se riesco ti mando un itinerario consigliato per attraversare la death valley, arrivare al Mono Lake e poi passare dal Tioga Pass verso cisco. Poi vedete voi, in effetti non ci sono molte strade…
Le foto sono finte perché sono tutte cartoline che avete trovato lì per lì! Oh no?

Maccherozzi (quello grande)

October 14th, 2011

Ciao Carlo, fa’ bravo e non fare arrabbiare la Serafina! Mi raccomando non andare mai in bicicletta sui ponti tibetani, non giocare con la canoa e mettiti la maglina di lana quando c’e’ vento. State attenti alle code, in Alaska, perche’ c’e un traffico tremendo!!!!!

Un abbraccio doppio,

Chicco

FlaWiio

October 17th, 2011

Post dopo post siete sempre più “amerrricanii” come direbbe quel nerd di Mirkojax. Le foto fanno paura, conservatele con cura. Voi invece con molta invidia devo dire che avete l’espressione di due che stanno godendo il loro… terzotempo. Hugs.

Your Name

October 26th, 2011

ma perche’ la mamma scrive certe cavolate??

Leave a Reply